giovedì 18 agosto 2011

Solo con R.R.

Cambiano i tempi, ma "quella" non passa mai di moda, se da un lato mi viene da dire meno male, dall'altro mi viene da piangere, come faccio a far capire ad un uomo con cui esco la prima sera che se voglio farmi una visita ginecologica ho la mia dottoressa?
Esiste un incontro, poco importa che questo avvenga in una chat a corredo di un social network, per strada, in pub o in bagno di autogrill,dopo le prime parole si è già stabilito:
- non voglio una storia impegnativa;
- non voglio nemmeno una frequentazione;
- non voglio un “cosa”, che in realtà non saprei definire, ma so che non la voglio e ne ho la certezza piena;
- tu dammela, poi quel che sarà lo si deciderà a data da destinarsi.
Mi chiedo: " la sincerità non è un delitto ovviamente, ma quell’intervallo che si chiamava conquista intrisa di passione, avventura e coraggio dove è andata a finire?" Io non lo so. Ma so che così non funziona (per me) ma so che funziona per la maggior parte delle volte così.
Tutto subito e possibilmente "facile".

Questa è la nuova esigenza, si mettono le mani avanti e molte volte alla patta dei pantaloni per tirarseli giù.
Non che mi dispiaccia, ma prima sarebbe possibile scambiare quattro parole, non dico tanto,qualche informazione, le stesse di quando vai a fare un estratto di nascita all’anagrafe o un certificato di residenza, non mi pare di chiedere tanto, il piacere di conoscersi al di fuori di quel rettangolo che è situato fra quattro pareti che danno il nome a : CAMERA, ma oggi secondo me, molti si soffermano al DIVANO, fanno prima è più veloce, si evitano imbarazzanti abbracci con richiesta di coccole e promesse sul futuro, al massimo sul divano, cerchi il portafoglio finito fra i cuscini, le mutande andate sotto, cercando nel rialzarti di non pestare il cane (di lei) che ha fatto da spettatore.
In pratica se non ti impegna è più bello, se non ti impegna stai meglio, se non ti impegna e se manco sai il nome chi se ne frega, tanto quello che interessa è dare libero sfogo agli ormoni che ti bussano e che in quel momento o poco prima ti battono in testa.
Anche se è poco che un uomo esce con una donna a volte (preso dalla paura di essere frainteso) dice questa frase: "non posso dirti che ti amo o che mi sono innamorato di te", (certo nemmeno lo vorrei ti ho conosciuto alle ore 21.00 e sono le 21.01!)
Il maschio di oggi, previene, anticipa e non si mette più in discussione, la frase che viene usata in tutto l’arco di una pseudo frequentazione è:

- prima “non desidero una relazione seria”
- durante “ non desidero una relazione seria”
- dopo “ non desidero una relazione seria”
- dopo, dopo, alla fine di tutto, tu in lacrime e lui (al telefono) : “ te l’avevo detto che non volevo una relazione seria….CLICK “(rumore del telefono riattaccato in faccia senza pietà, perché questo tipo di relazioni non includono gentilezza e garbo).
Da qualche tempo è nata una grande figura (tanto per destabilizzare ancora di più i ruoli e confondere tutto quello che è già stato abbondantemente confuso) che sta nel mezzo fra un'amicizia e un fidanzamento, il "trombamico/a", per le donne è una parola che (me lo ha detto un amico) serve per chiamare in modo diverso le avventure (sulle questioni sessuali la parola femmina va con omertà,fa ma non dice, fa ma non si deve far vedere), per gli uomini, una cadenza settimanale per gratificarsi, che solitamente viene pubblicizzata al bar, (cazzo quanto gli invidio, vivranno anche una vita con la continua “ansia da prestazione” ma vuoi mettere l’essere autorizzati in molte cose solo per predisposizione di nascita?!).
Io che ho imparato ad affermarmi solo nelle relazioni di una certa durata, dopo diversi incontri e diversi dal solito ho dovuto scrivere sulla cassetta della posta, per affermare quello che non cerco e comunicarlo al mondo intero (sia al primo sconosciuto che passa per la via, al prete che mette il foglietto per avvisarmi che la benedizione avverrà il..., al musulmano che si reca al centro Islam) la seguente frase:
“ Non si fa beneficenza” ma dopo questo post ho deciso che ci aggiungerò: “nemmeno più caffè, il bar lo trovate a 50 m, le soste brevi non mi piacciono”.

I° DISCORSO SERIO
Infine fate quel che vi sentite, la vostra libertà sessuale conta quanto quella di esistere e poter decidere senza costrizioni, ricordatevi che il diritto a "godere" ce l'abbiamo anche noi, ma sta a noi decidere di prenderne atto e consapevolezza ed in quale forma e modo, impariamo dagli uomini che, anche se in modo leggero, ma sicuramente più semplice ci ricordano che anche quello è un modo di relazionare, di arrivare a conoscere, siamo schiave di cultura, società, religioni e ruoli e di uomini maschilisti (donne compiacenti a certi atteggiamenti).
Attenzione, quindi non tanto agli altri, ma a quello che voi desiderate, affermatelo senza paure e questo non solo nelle relazioni "amorose", ma SEMPRE.
II° DISCORSO SERIO
Ma le case chiuse quando hanno intenzione di riaprirle?
III° DISCORSO SERIO
Ringrazio i miei amici che nel giorno del mio 35esimo compleanno mi hanno regalato una bella confezione di profilattici.







1 commento:

Tu scrivi Io leggo.