domenica 21 agosto 2011

Finalmente, qualcosa di nuovo.


....uscito in gennaio 2011.


Lei: ANNA CALVI

Nata: Londra, 1982

Come canta: Indie Pop, Rock e Blues (ma io penso che lei abbia inventato il suo stile).

Inizio come:cantante e chitarrista in una band.

Dischi: anticipa il disco " ANNA CALVI " con due singoli:
-  "JEZEBEL" cover della canzone cantata da Frankie Laine (andate ad ascoltarla e rimmarrete stupiti nella diversità delle interpretazioni, ci sono delle cover che rendono molto più belle le canzoni originali, questo è uno dei rari casi) e poi da Edith Piaf, (una canzone con questo titolo la canta anche Sade).
- "MOULINETTE".

Superficie: parecchio discreta e con un alto tasso erotico, austera con lo chignon, dipinta di rossetto rosso fuoco dato ad altra precisione, occhi chiari, insomma voce potente e aspetto "bella e dannata", adotta questo stile bohemien, guardandola mi sovviene questo pensiero : "mi porterà sicuramente in Paradiso, ma prima dovrò beccarmi ustioni di un certo livello".

Ascoltando la sua musica: un divenire di passione, amore e tanta tanta forza e per tutti quelli a cui viene la pelle d'oca solo a leggere questa parola: romanticismo, oriente, country ed Elvis (chitarra, voce vellutata e potente) e la sua partenza Indie Pop, è riuscita ad essere orecchiabile, senza essere commerciale, quindi una grande opportunità per chi non ama la musica troppo impegnativa e questa volta vuole provare a cambiare genere.

Cosa fare: ascoltarla per vedere se incontra i propri gusti musicali, ma sono quasi sicura che sarete talmente ipnotizzati dal suo talento che non farete a meno di avere il suo lp.

L'artista a cui mi fa pensare: Tamara de Lempicka,Vettriano e nei suoi attimi di dolcezza Elliott Erwitt.(Newton, ma lui accontenta sempre tutti).

Colonna sonora di quale situazione: luogo Eden, quando Adamo fu convinto a cogliere la mela per Eva.

...Su di lei
E' una cantautrice e anche se di padre italiano non le ha insegnato la ns. lingua (chi se ne frega).

...Su di me
Senza musica mai.








venerdì 19 agosto 2011

Carta da parati: ADDIO!

La scusa della crisi premestruale, (puntuale come la rata del mutuo), ha fatto nascere questo capolavoro, il punto più bello di casa mia, oltre ME!:)
Molte volte le cose migliori, nascono nei momenti peggiori!
Posted by Picasa

IO - NEGRONI SBAGLIATO - FOTOCAMERA

Questo idillio nasce anni fa a Milano, ho conosciuto  questo aperitivo lungo i locali della zona navigli e non ci siamo più lasciati.
Ma il punto non è questo, volevo ringraziare l'inventore del cellulare dotato di fotocamera, vi chiederete:
"Come mai?" Come maiiiiiii?
Secondo voi è facile mettersi seduti ad un tavolino in un locale di gran tendenza e cercare di sfuggire agli occhi di tutte le altre donne (sono le donne le vere stronze in queste situazioni) che sono in compagnia di amiche o compagni o entrambi.
Direte nuovamente voi : " Embè, cosa c'è?". E no cari miei!Vi sentireste come me, nel posto sbagliato al momento sbagliato, specialmente nelle città di provincia, dove puntualmente chi non vuoi incontrare lo incontrerai e sarai sola! Insomma perchè ringraziare lo scienziato che ha combinato questo meraviglioso matrimonio fra CELLULARE e FOTOCAMERA?
Mi viene in mente anche di guardare cosa ci potrebbe essere da leggere su Facebook, ma lo fanno tutti ed io voglio sentirmi diversa, quindi: fotocamera sia!
Insomma, aiuta a passare il tempo sorseggiando il tuo N.S., valuti le diverse opzioni/impostazioni (facendo finta anche di capirne tutti i significati) poi passi all'azione (migliore occasione non si poteva presentare per testare il nuovo smartphone con supertecnologicafotocameraintegrata): foto del tavolo, foto del bicchiere da vicino, da lontano, di lato, foto delle scarpe di quella lì (cavolo chissà quanto le ha pagate), foto delle tue scarpe (beh, le mie mi piacciono molto ed il prezzo è stato giusto), foto dei calzini bianchi (con la tua testa che oscilla in segno di disapprovazione), foto delle tue mani, foto del tuo viso (facendo finta di guardare il retro del cellulare, poi te ne penti subito dopo aver visto lo stato in cui riversi), foto di quel brufolo che ti senti proprio in mezzo alla fronte, foto all'interno della tua borsa per vedere le capacità del flash, foto dei tuoi denti (poi scopri guardando lo scatto che avere una fogliolina del solito prezzemolo fra i denti, sarebbe stato un male minore rispetto agli occhi struccati tipo:ho passato una notte post discoteca di sesso sfrenato), foto di quel bonazzo di cameriere (fotografare quel terrazzo tutto fiorito eeeeeeeeeh come no!Quanto amo la natura), poi prima di andare via passi alla cassa paghi,vai al bagno, e lì il book per antonomasia di foto allo specchio in varie pose: Lolita col dito in bocca, vamp come la Marini, lo scollo  della maglietta che va giù, un occhio, la bocca, il dietro, posa 3/4, posa pigrecomezzi (scherzo), capelli giu, capelli su, capelli con fermaglio e aspetta fammeli pettinare per vedere se acquisto più fascino e poi il davanti ooooooooooooo abbiamo finito : FORSE!
Ci sarebbe poi il turno della pubblicazione su Facebook/Flickr, ma questo è un argomento che non mi interessa più di tanto!(Bugiardaaaaaaa, dai su!Adesso no).
Da non sottovalutare come alleata in caso di cattiva compagnia, ma io sto parlando in particolare del disagio che noi donne avvertiamo quando ci troviamo in situazioni sociali, sole.

INIZIO PAUSA SERIA
Sappiate che più delle metà di quelle foto verranno cestinate, ma poco importa, non ci sono rullini da buttare o che vanno sprecati, tutto è digitale, con l'avvento di questa tecnologia e buona direi e a portata di tutti anche su smartphone etc tutti ci sentiamo Oliviero Toscani o Newton o Gregory Colbert, ricordiamoci che la foto perfetta è fatta di spontaneità, ci vuole cuore, passione e talento, la foto è un attimo e prenderlo è una botta di culo inaudita, quando la realizzi diventa un'opera d'arte, la guardi e non dici nulla, perfetta senza parole di contorno perchè ti riempie gli occhi.
FINE PAUSA SERIA

Torni a casa soddisfatta, sei riuscita a superare quel momento di disagio perchè non eri sola, eri in compagnia di: Negroni Sbagliato e Fotocamera, riguardi le foto divertita, ci ridi su!E poi ti dici: "Cappero, la prossima volta non un Negroni Sbagliato, ma un Americano, totalmente stordita dall'acool non passerò tutto il tempo a scattare come una psicopatica le foto a tutto quello che si muove e non, rischiando anche denunce per la privacy!".

SECONDO ME
Una donna che beve troppo non è molto chic quindi meglio optare per qualcosa di tosto che per parecchi drinks leggeri, - ma non troppo,  perchè gattonare in mezzo alla strada per arrivare all'auto, anche questo non è molto chic - mangiate qualcosa a sostegno del tutto, ma non troppo, perchè battere Mennea in quanto a tempi di percorrenza per la distanza tavolino/bagno per scambiarvi parole d'amore col Water Cross, non è molto chic.

CONSIGLI
Togliete il suono al tasto dello scatto per sempre, se fosse ancora giorno togliete il flash, di notte,ovvio, ci vuole per forza, quindi coraggio e faccia tosta, chi non osa non vince mai.

RICETTA NEGRONI SBAGLIATO
- ghiaccio
- qualche goccia di angostura (opzionale)
- 1/3 di spumante brut
- 1/3 di Martini Rosso
- 1/3 di Bitter Campari
- mezza fetta di arancia

INFORMAZIONI UTILI:
- se per caso mi incontrate e  vi sfodero un sorriso a 350 denti e camminata sciolta (a meno che, dietro di voi non ci sia un gran figo) ho un tasso alcoolico elevato;
- se il giorno dopo vedete un sacco di foto pubblicate vuol dire che la sera prima ho bevuto il mio amato sposo Negroni Sbagliato ed ero sola e se non ero sola, mi sono sicuramente annoiata.

giovedì 18 agosto 2011

Solo con R.R.

Cambiano i tempi, ma "quella" non passa mai di moda, se da un lato mi viene da dire meno male, dall'altro mi viene da piangere, come faccio a far capire ad un uomo con cui esco la prima sera che se voglio farmi una visita ginecologica ho la mia dottoressa?
Esiste un incontro, poco importa che questo avvenga in una chat a corredo di un social network, per strada, in pub o in bagno di autogrill,dopo le prime parole si è già stabilito:
- non voglio una storia impegnativa;
- non voglio nemmeno una frequentazione;
- non voglio un “cosa”, che in realtà non saprei definire, ma so che non la voglio e ne ho la certezza piena;
- tu dammela, poi quel che sarà lo si deciderà a data da destinarsi.
Mi chiedo: " la sincerità non è un delitto ovviamente, ma quell’intervallo che si chiamava conquista intrisa di passione, avventura e coraggio dove è andata a finire?" Io non lo so. Ma so che così non funziona (per me) ma so che funziona per la maggior parte delle volte così.
Tutto subito e possibilmente "facile".

Questa è la nuova esigenza, si mettono le mani avanti e molte volte alla patta dei pantaloni per tirarseli giù.
Non che mi dispiaccia, ma prima sarebbe possibile scambiare quattro parole, non dico tanto,qualche informazione, le stesse di quando vai a fare un estratto di nascita all’anagrafe o un certificato di residenza, non mi pare di chiedere tanto, il piacere di conoscersi al di fuori di quel rettangolo che è situato fra quattro pareti che danno il nome a : CAMERA, ma oggi secondo me, molti si soffermano al DIVANO, fanno prima è più veloce, si evitano imbarazzanti abbracci con richiesta di coccole e promesse sul futuro, al massimo sul divano, cerchi il portafoglio finito fra i cuscini, le mutande andate sotto, cercando nel rialzarti di non pestare il cane (di lei) che ha fatto da spettatore.
In pratica se non ti impegna è più bello, se non ti impegna stai meglio, se non ti impegna e se manco sai il nome chi se ne frega, tanto quello che interessa è dare libero sfogo agli ormoni che ti bussano e che in quel momento o poco prima ti battono in testa.
Anche se è poco che un uomo esce con una donna a volte (preso dalla paura di essere frainteso) dice questa frase: "non posso dirti che ti amo o che mi sono innamorato di te", (certo nemmeno lo vorrei ti ho conosciuto alle ore 21.00 e sono le 21.01!)
Il maschio di oggi, previene, anticipa e non si mette più in discussione, la frase che viene usata in tutto l’arco di una pseudo frequentazione è:

- prima “non desidero una relazione seria”
- durante “ non desidero una relazione seria”
- dopo “ non desidero una relazione seria”
- dopo, dopo, alla fine di tutto, tu in lacrime e lui (al telefono) : “ te l’avevo detto che non volevo una relazione seria….CLICK “(rumore del telefono riattaccato in faccia senza pietà, perché questo tipo di relazioni non includono gentilezza e garbo).
Da qualche tempo è nata una grande figura (tanto per destabilizzare ancora di più i ruoli e confondere tutto quello che è già stato abbondantemente confuso) che sta nel mezzo fra un'amicizia e un fidanzamento, il "trombamico/a", per le donne è una parola che (me lo ha detto un amico) serve per chiamare in modo diverso le avventure (sulle questioni sessuali la parola femmina va con omertà,fa ma non dice, fa ma non si deve far vedere), per gli uomini, una cadenza settimanale per gratificarsi, che solitamente viene pubblicizzata al bar, (cazzo quanto gli invidio, vivranno anche una vita con la continua “ansia da prestazione” ma vuoi mettere l’essere autorizzati in molte cose solo per predisposizione di nascita?!).
Io che ho imparato ad affermarmi solo nelle relazioni di una certa durata, dopo diversi incontri e diversi dal solito ho dovuto scrivere sulla cassetta della posta, per affermare quello che non cerco e comunicarlo al mondo intero (sia al primo sconosciuto che passa per la via, al prete che mette il foglietto per avvisarmi che la benedizione avverrà il..., al musulmano che si reca al centro Islam) la seguente frase:
“ Non si fa beneficenza” ma dopo questo post ho deciso che ci aggiungerò: “nemmeno più caffè, il bar lo trovate a 50 m, le soste brevi non mi piacciono”.

I° DISCORSO SERIO
Infine fate quel che vi sentite, la vostra libertà sessuale conta quanto quella di esistere e poter decidere senza costrizioni, ricordatevi che il diritto a "godere" ce l'abbiamo anche noi, ma sta a noi decidere di prenderne atto e consapevolezza ed in quale forma e modo, impariamo dagli uomini che, anche se in modo leggero, ma sicuramente più semplice ci ricordano che anche quello è un modo di relazionare, di arrivare a conoscere, siamo schiave di cultura, società, religioni e ruoli e di uomini maschilisti (donne compiacenti a certi atteggiamenti).
Attenzione, quindi non tanto agli altri, ma a quello che voi desiderate, affermatelo senza paure e questo non solo nelle relazioni "amorose", ma SEMPRE.
II° DISCORSO SERIO
Ma le case chiuse quando hanno intenzione di riaprirle?
III° DISCORSO SERIO
Ringrazio i miei amici che nel giorno del mio 35esimo compleanno mi hanno regalato una bella confezione di profilattici.